18 mayo 2007

Eric Rohmer

Stasera in RaiTre programma speciale Le Stagioni di Eric Rohmer: Racconto d’inverno e Racconto di autunno. Dovrei lavorare per la mia tesi e poi andare a letto per alzarmi presto la mattina ma non ho mai visto nessuno dei due film.

Se dovessimo salvare dal rogo l’opera di un solo cineasta sceglierei sicuramente la sua. Per far vedere ai nipoti dei nostri nipoti quanto siamo fragili e quanto possiamo essere stupidi e incoerenti, e inaspettatamente generosi il momento dopo; per far capire quanto siamo complessi e semplici allo stesso modo; per mostrare cos’è il piacere di inventare storie e come questo raccontarsi le vicende di personaggi di finzione che sembrerebbero molto diversi da noi può finire per incrociare delicatamente la nostra vita e, in alcuni casi, farci diventare un po’ più saggi, un po’ più felici, un po’ migliori.



Rohmer ha girato gran parte della sua opera con altre tre o quattro persone per gli aspetti tecnici e un gruppo di attori con cui prova e riprova prima di girare. Credo che il suo sia il modello più alto cui guardare per far diventare il cinema qualcosa di diverso di ciò che in cui si è trasformato, tenendoci fermo però quel che è sempre stato.

Mi dispiace, mi dispiace davvero, perché so che non riesco a trasmettere l’amore per certe cose che credo potrebbero piacere anche voi, che credo farebbero bene anche a voi. Vi chiederei allora un po’ di fede. Guardatevi questa sera uno dei racconti di Rohmer, oppure cercate più avanti alcuno dei suoi film: La collezionista/La coleccionista, La marchesa von O./La Marquesa de O., Racconto d’estate/Cuento de verano, non importa da dove cominciate se date a Rohmer un’opportunità al meno. La merita.

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